Al via la settima edizione de “Le Mans Classic” in programma per il fine settimana del 4-6 luglio. Nato nel 2002, con cadenza biennale, quest’anno l’evento vede la partecipazione di 450 auto storiche legate alla leggendaria “24 Ore di Le Mans” e suddivise in classi d’età che coprono l’arco cronologico compreso tra il 1923 e il 1979.
Protagonista della manifestazione la Abarth 695 Biposto che il pubblico potrà ammirare sia esposta in un’area dedicata sia in pista per alcuni giri dimostrativi. Dopo l’esordio come “official car” alla Gumball3000 e la partecipazione alla “Goodwood Festival of Speed”, la supercar di Abarth porta il suo carico di adrenalina all’evento francese dedicato alle vetture che hanno fatto la storia della “24 Ore di Le Mans”, con duelli automobilistici entrati nella memoria collettiva degli appassionati del racing. È il palcoscenico ideale per la “più Abarth di tutte le Abarth”: una due posti con componenti di derivazione racing e performance e naturale vocazione da pista.
La ‘695 biposto’ eredita, infatti, dal mondo Racing alcune componenti come: intercooler frontale, sistema scarico Akrapovic, ammortizzatori regolabili Extreme Shox, ‘data logger’ digitale MXL, sedili Abarth Corsa by Sabelt con cintura 4 punti, sistema frenante Brembo ad alte prestazioni e rollbar posteriore in titanio di Poggipolini.
È la prima vettura ‘street legal’ in cui viene proposto un cambio a innesti frontali (dog ring) che rende la cambiata talmente immediata che i guidatori esperti non hanno bisogno di usare la frizione salendo di marcia. Si tratta di un contenuto unico ed esclusivo, realizzato con la competenza nell’ambito di cambi per vetture racing di Bacci Romano, adatta ai guidatori più esperti e proposta in alternativa al cambio manuale a 5 rapporti. Per garantire il feeling unico di un’auto da competizione, il cambio a innesti frontali viene associato a un inedito comando alleggerito ad “H” e al differenziale autobloccante,
Completano l’ispirazione racing i cristalli anteriori fissi con sportelli scorrevoli in policarbonato e, abbinati a pneumatici 215/35 R18, i cerchi da 18 pollici alleggeriti by OZ, azienda simbolo del made in Italy nel mondo automotive che condivide con Abarth il gusto italiano, la tradizione nelle corse e la qualità certificata.
La sfida di Abarth è stata quella di trovare il bilanciamento perfetto per portare su strada una vettura che, nel rispetto delle regole della strada, garantisse prestazione e sensazioni ‘da pista’. Abarth 695 biposto è il risultato: motore 1.4 T-jet da 190 cv (il più potente mai installato su una Abarth stradale), soli 997 Kg di peso , con un rapporto peso potenza di soli 5.2 kg/cv (il migliore della sua categoria) e accelerazione da 0-100km/h in soli 5.9’’, un’agilità da primato grazie anche alle carreggiate allargate eal corpo vettura compatto.
Una chiara ispirazione racing anche per alcune soluzioni estetiche come il cofano con un design specifico a due ‘gobbe’, ispirato alla classica 124 Abarth, e realizzato in alluminio, omaggio alle vetture del passato ed elemento tecnico di alleggerimento della vettura. Anche gli interni, caratterizzati da pannelli anteriori e posteriori in carbonio, piatti come nelle vetture racing, contribuiscono a rendere unica la 695 biposto.
La scelta di materiali tecnologici e di un’impostazione derivati dal racing passa anche dal rivestimento anteriore, dove il sovratappeto, tipico delle vetture stradali, lascia spazio a un rivestimento in alluminio che accomuna la 695 biposto sia alle auto da corsa che alle più estreme delle supercar. Lo stesso metallo caratterizza i pedali di freno, frizione e acceleratore e i poggiapiedi dei lati guida e passeggero.
I 120.000 appassionati che prenderanno parte a Le Mans Classic potranno ammirare l’essenza di Abarth in un’unica vettura: la “size”, una caratteristica propria della Casa dello Scorpione, una “small supercar” italiana, e il “racing”, passione per la velocità e per le sfide di ogni giorno.
La ‘695 biposto’, già un’icona per il brand dello Scorpione e per tutti gli abarthisti, entra nel tempio della storia del racing, dimostrando come, dal 1949 a oggi, Abarth abbia saputo rinnovarsi senza tradire il suo spirito originario.
Vivere quotidianamente la propria passione, rendere straordinari prodotti che nascevano normali, fare sentire le persone comuni dei piloti ogni giorno erano le idee alla base di ogni progetto di Carlo Abarth.
Oggi la ‘più Abarth di tutte le Abarth’ rappresenta la sintesi ideale tra le vetture stradali e quelle da corsa, la tradizione del racing su una vettura per tutti i giorni. Dalla pista all’ufficio. E viceversa.